Il Tempo Roma 21, Settembre 1993 Concerti Il Concerto all'Aula Magna della "Sapienza" La sorpresa di Konstantin Pianista Russo di 11 anni, un vero enfant prodige di Marco Bettelli Di Enfants prodigè il mondo musicale pullula e si bea. Ma Sandro Gindro noto compositore e psicoanalista giura che Konstantin Alexeevic Sukhovetski undicenne pianista Russo che comunica con il mondo grazie all'inglese sinuoso e semplice della madre non è uno tra i tanti. Ascoltare per credere. Konstantin è stato infatti l' unico protagonista del concerto posto ad apertura del secondo congresso mondiale di medicina pre-natale che si è tenuto presso la Aula Magna dell'Università di Roma La sapienza. Per lui Gindro ha scritto appositamente le "Cinque ninne nanne per bambini uccisi nella guerra che accanto a Schumann, Liszt (spring night) Rachmaninov (Momenot musicale n.3, op.16, Pulcinella n.4 op. 3). Chopin (studio n.2 op.25) e Beethoven (sonata n.8) vanno a comporre il programma della solenne serata a cui ha partecipato anche il nostro Presidente Oscar Luigi Scalfaro. Il giovane musicista ha cominciato a studiare all'età di 4 anni presso la scuola Shaporin di Mosca: il primo concerto lo vide ardito settenne. Da lì una carriera rapida, costellata solo di successi. L' ultimo lo ha raccolto in Italia. A RAGUSA. "A giugno mi è capitato di ascoltare Konstantin perchè ero membro della Giuria al Concorso Pianistico Internazionale GRAND PREMIO IBLA che si tiene a Ragusa, ci racconta Gindro. Mi ha colpito subito la freschezza unita alla profondità interpretativa. E' un musicista che capisce a fondo quel che suona. Ma possiede anche una tenerezza, uno stupore come se gli piacesse tantissimo quel che suona. Un fenomeno raro. Da un emozione - dolore misto a disgusto e senso di colpa è nata poi la decisione di scrivere una composizione per il talentoso pianista che prima di ora non si era mai esercitato su una partitura contemporanea. "Tornato a Roma, mi sono imbattuto in uno dei tanti servizi sui bambini della Bosnia. Ho desiderato chiedere perdono a quegli innocenti. Così sono nate di getto le cinque ninne nanne piene di un' angoscia sottile, profonda. Nello scriverLe ho pensato subito a Konstantin". Marco Bettelli |