Moltisanti alla Carnegie
di Tony Abruzzese
(http://www.oggi7.info)

Connubio danza-musica mercoledì sera alla Weill Recital della Carnegie Hall, quando l'IBLA Foundation presenterà i pianisti Salvatore Moltisanti e Chie Sato Roden nel “Vingt regards sur l'Enfant Jésus” di Olivier Messiaen (1908-1992); con i due ci sarà anche il ballerino Michael Yasenak (ore 7:00 p.m., tel. 212\247-7800).

Allievo di Dupré e Dukas a Parigi, Messiaen insegnò al conservatorio sulla Senna dal 1942 e - con il trio Jolivet-Baudrier-Lesur - fondò il gruppo Jeune France, per contrastare il neoclassicismo accademico. È stato autore di una vasta e densa produzione, caratterizzata dall'uso in libertà di modi espressivi che vanno a raccogliersi in invenzioni melodiche e costruzioni di accordi eccellenti. Molto, nelle sue opere, si rifà alla metrica classica e alla musica orientale. Soprattutto nella sua opera pianistica. Se ne avrà ampia conferma mercoledì quando proprio uno dei suoi maggiori pezzi pianistici verrà presentato.

Ormai riconosciuto internazionalmente per tecnica, carattere ed esemplarità di lettura, il nostro Salvatore Moltisanti è la stella più attesa della serata. Tra i maggiori virtuosi in circolazione, la sua statura è di rilievo ormai mondiale, e gli applausi e i consensi non gli sono stati riservati infatti solo dal pubblico di Parma ma anche da quelli di Tokyo, Mosca e New York (dove s'è già esibito sia alla Carnegie che al Lincoln Center), tanto per citarne solo alcuni. Personalità complessa e dotata d'una vasta cultura (anche greca e latina), Moltisanti mostra anche alla tastiera la molteplicità delle sue radici artistiche, in una mistione incredibile di virtuosismo romantico, tocco dolce e coraggio nelle innovazioni.

Vincitore di un prestigioso “Tullio Serafin”, il pianista è anche assai spesso invitato a far parte di giurie internazionali come, recentemente, quelle della Oslo Piano International Competition e della Bartòk Competition. Diplomatosi presso il Conservatorio di Santa Cecilia a Roma, dove ha studiato con Carla Giudici, Moltisanti ha sin qui vinto numerosi e importanti premi che sarebbe troppo lungo enumerare, sempre imponendosi in virtù di un'arte che lo proietta tra i maggiori pianisti del nostro tempo. Attualmente è direttore artistico dell'IBLA Grand Prize International Piano Competition, della Baroque Music, del Bellini International Voice, nonché dell'European International Competition for Composers. Oltre, ovviamente, a un'intensa attività in sala d'incisione, il pianista svolge una continua attività didattica (lo ricordiamo all'NYU e alla University of Florida) in mezzo mondo.

Per tutti, basti un giudizio di Harris Goldsmith che l'ha definito uno dei più grandi virtuosi della sua generazione, “un artista insolito, capace come pochi altri di controllare i tempi, di conoscere la multiformità degli spartiti e dei suoni e di mettere in mostra, sempre, qualunque sia il repertorio eseguito, una molteplicità di colori che lascia a dir poco sbalorditi”.

Immagine: Salvatore Moltisanti

(25 Maggio 2003)

 

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